Cerco di portarla via
A rivedere queste foto soffro ancora, perchè non potevo intervenire, sarei sicuramente stata morsicata. Appena in casa Lucy andò sotto il mio letto e ne uscì molto dopo. Da allora non la portai piu' a correre e giocare con l'altro cagnolino che, pur essendo piu' giovane di lei , ne aveva abusato con tutta la sua forza.
Lucy era molto vivace, aveva molti giochini e non si stancava mai di correre quando glieli lanciavo, sia in casa, che fuori. A volte sembrava che avesse l'orologio nel cervello, perchè ad una certa ora mi portava la pallina, come per dirmi "Dài, che è ora". Anche a me serviva questo per farmi lasciare la poltrona e la TV, per togliermi la pigrizia e la monotonia del pomeriggio, dato che i miei problemi di salute non mi permettevano sempre di uscire.
Era anche molto dispettosa, perchè in questo periodo di circa due anni di età, mi fece molti danni in casa, quando ero occupata in cose personali e non la potevo controllare.Si sentiva trascurata e allora si vendicava. Il mio tavolo in noce fu rosicchiato nelle gambe, così pure gli spigoli del muro della vecchia abitazione, i fili del computer quando fingeva di dormire vicino alla ciabatta che li raccoglieva, i cavi dei telecomandi costosi delle poltrone e così via. Anche in macchina, quando sembrava brava, era perchè mi stava facendo danni: mi rosicchiò e tagliò coi dentini tutti i fili del bagagliaio che riguardavano i vari fari , le frecce, i fusibili. Fu così che il meccanico dovette mettere una fascia di rame sopra a tutta la parte elettrica e, dopo avere sistemato tutto, dovetti pagare una bella cifretta...
Col passar del tempo, Lucy non era piu' così terribile come quando era piccolina e continuava a mordermi; era solo molto scatenata, correva in casa all'impazzata attorno al tavolo, andava in giardino a prendere fiori marci e me li portava in omaggio, mordeva sassi col rischio di rompersi i dentini; io non la potevo frenare. Ogni tanto faceva un sonnellino concentrato per ricaricarsi e poi...via di nuovo! Chi me l' aveva venduta, mi aveva assicurato di avermi dato la piu' bella della cucciolata; io ci credevo, perchè era davvero bella, ma i barboncini sono tutti così vivaci?!... continua...
Gas era il cane del caseggiato, primo fidanzato di Lucy;
Puffa un pincer di famiglia;
Micio un bellissimo gatto nero che veniva a chiedere la pappa.
Lucy aveva poco piu' di un anno; era sempre piu' la mia ombra; si andava formando da ambo le parti un vero rapporto d'amore, che aumentava sempre piu'. Sentivo che senza di lei non avrei potuto stare. Quando mi sedevo, saltava subito in braccio ed appoggiava la testolina al mio petto come avrebbe fatto un bambino . Mi tormentava il pensiero della mia salute, che mi avrebbe potuto spesso allontanare da lei, perchè lei avrebbe sofferto troppo senza di me. E non riuscivo a non pensare. Cercavo di convincermi che in fondo, senza di me, non poteva morire e che quindi il tempo sarebbe passato bene ed in fretta anche con altre persone.
Furono quattro i miei ricoveri abbastanza ravvicinati che si susseguirono, ma tutti abbastanza brevi e Lucy intanto si era abituata ad essere accudita anche da un'altra persona, che le voleva bene e non le faceva mancare nulla. Ogni volta che andavo a riprenderla, era una festa senza fine, salti alti come me, leccatine dappertutto... Ed eravamo nuovamente felici.
Portavo tutti i giorni a spasso Lucy e, anche se le mie passeggiatine purtroppo erano brevi, era felice perchè era con me ed io gioivo con lei. Il suo modo di camminare è sempre stato un po' a zig zag davanti a me, per cui dovevo stare molto attenta perchè mi tagliava la strada, ed era pieno di pisciatine su tutte le aiuole del lungolago. La sua meta preferita però è sempre stata il belvedere di Pollino, sopra Premeno, dove non c'erano pericoli e potevo lasciarla libera di correre dove voleva. Correva sempre all'impazzata come un cavallo imbizzarrito e non si stancava mai. Beveva acqua, poi riprendeva le corse. Era la mascotte di tutti, specialmente delle donnette un po' anziane, che si scansavano quando arrivava lei...
LUCY DI NOTTE.
Sono stata sempre molto contraria a far dormire Lucy sul mio letto di notte. Prima di tutto pensavo che non sarebbe stato igienico dormire con un cane, anche se questo era sopra e non sotto le coperte; in secondo luogo avrebbe potuto darmi fastidio ed essere ingombrante vicino a me. Ma Lucy all'inizio ha dimostrato tutta la sua furbizia in questo modo: non saltava sul fondo del letto, se non quando avevo spento tutte le luci, come se io non la sentissi arrivare..; al mattino, quando suonava la mia sveglia, svelta svelta saltava giu' e veniva nella sua cuccetta qui in sala; poi tornava da me quasi subito a salutarmi, quando mi sentiva scendere dal letto. Mi faceva proprio passare per stupida! Ma io la lasciavo fare così, mi divertiva molto e lei era contenta di dormire sul letto. Inoltre ho notato che, se di notte mi fossi svegliata, toccando lei, mi trasmetteva tranquillità e riuscivo subito a riprendere sonno. E' proprio come un tranquillante!
Mentre alla sera si metteva arrotolata in fondo al letto, durante la notte, pian piano saliva, saliva e al mattino me la ritrovavo con la testa sul cuscino. E così è continuato fino a tutt'oggi e io sono contenta.
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INTELLIGENZA, O ISTINTO?
Negli animali non si deve parlare mai di intelligenza, in quanto questa appartiene solo all'uomo, ma ci viene spontaneo spesso dire "come è intelligente il mio cane, o il mio gatto"! La mia Lucy ha spesso denotato atteggiamenti tali da farmela assomigliare piu' ad un essere umano, che ad un animale. Un piccolo esempio: quando si gioca con la pallina, lei già va lontana da me perchè sa che la deve parare e si mette con le zampe anteriori alzate per essere pronta a scattare appena io le getto la palla. E sempre la prende! Non è gran che - direte,- ma per me, invece, questo fatto è indice che nel suo cervello scatta un meccanismo abbastanza complesso, come scatterebbe in un bambino piccolo.
Lucy conosce centinaia di vocaboli corrispondenti all'oggetto che li rappresentano. E' affezionata a tutti i suoi giochini e non sbaglia mai a portarmi quello che le chiedo. Certo non si tratta di intelligenza, ma di istinto; a forza di collegare da parte mia l'oggetto al nome, da quando era piccolina, si sono formati dei riflessi condizionati, per cui la sua attenzione non la farà mai sbagliare.
Quando vede una persona a distanza di anni, la riconosce da lontano e si ricorda di lei; le fa mille feste, non le abbaia da cattiva, ma va a leccarla in viso per dimostrarle il suo affetto. E' la grande memoria che ha il cane, che fa parte del suo istinto, non dell'intelligenza, anche se la memoria è un fattore dell'intelletto.
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IL CARATTERE DI LUCY.
Lucy ha 8 anni e fin da piccolina è stata sempre molto testarda: quello che vuole, vuole, ed è così, anzi lo sarebbe, se non avesse trovato una padrona molto determinata e poco propensa a concedere. La caparbietà penso sia una caratteristica di tutti i barboncini, ma credo che questo loro carattere li renda ancora piu' simpatici, perchè la naturalezza con cui insistono su quello che da noi vogliono, si contrappone alla loro dolcezza e amabilità. Un piccolo esempio: ho due porte distanti tra loro, che portano tutte e due sulla terrazza. Si accuccia davanti ad una di esse perchè io apra quella e se le dico "esci di qui, che ti apro qui", non c'è verso che ceda; piuttosto se la tiene... ma sta lì in attesa ed io alla fine, purtroppo, devo cedere. Sono sempre io, insomma, la debole. A lei nulla posso negare!.
Lucy mi è sempre vicina. Se sono seduta, si mette davanti a me, seduta anche lei, per farsi accarezzare e con la schiena spinge verso di me, per avvicinarsi sempre di piu', per sentire con me un vero contatto; ma se le chiedo un bacio (una leccatina), non me lo dà, nemmeno se glielo chiedo cento volte; non vuole darmi la soddisfazione, perchè glielo chiedo io, che sono la padrona. Chissà perchè! Quando invece lo fa da sola, spontaneamente, allora mi bacia dappertutto, anche se io non voglio e la respingo. Penso che questo suo atteggiamento sia dovuto al fatto che sono stata con lei molto severa quando era piccolina e si comportava come un piccolo leone, rendendomi difficile la vita. Gli animali hanno molta memoria, ma ciò non toglie che mi voglia molto bene ugualmente.
Prima di dormire, Lucy va a prendersi uno dei suoi amici preferiti. Qui il bisonte, che io con lei chiamo "asinello".
Appena lavata. Ha al collo la bandana rosa che le ha messo PierLuca.
I barboncini sono cani da compagnia ed è giusto farli sentire "parte della famiglia". Bisogna coccolarli e giocare con loro. Lucy non è mai stanca, quando si tratta di giocare; le basta un riposino dopo il pranzo e si sveglia allegra come prima. Ho al mio fianco una cagnolina dolcissima, felice di vivere, allegra, dinamica e orgogliosa di far parte della mia famiglia, per cui sarebbe contenta anche per una vita in appartamento; ovviamente non deve vivere reclusa in casa, perchè il suo bisogno di movimento è elevato; avendo l'esigenza di godere della mia compagnia, starà bene sia in casa, che in giardino o per strada; l'importante è che ci sia io. Quando esco con la macchina, c'è sempre anche lei, al di là del separatore; è sempre in piedi e riconosce tutte le strade. Se ci avviciniamo al "negozio delle pappe", gratta il vetro incessantemente, perchè sa che siamo arrivate, così pure vicino al lungolago e a tutti i posti dove sa che scenderà anche lei. Al discount dell'animale è la mascotte di tutti: si alza vicino alle persone, si fa coccolare e tutti apprezzano queste sue effusioni di affetto. Col benzinaio invece non è affatto socievole, perchè la macchina è sua e guai a chi gliela tocca, per cui abbaia incessantemente e gratta i vetri finchè non ha finito.
Come tutti i barboncini, Lucy ama molto i bambini. Essendo intelligente e responsabile, può letteralmente "adorare" un bambino, instaurando un rapporto di reciproca amicizia e rispetto, mentre è diffidente quando il bambino le fa i dispetti, procurandole solo fastidi.
Qui è con la mia nipotina che adora e protegge da quando è nata.
Quando è con lei, non esiste piu' nessuno, ma se io mi allontano però, viene subito a cercarmi.
I genitori devono educare i propri figli, fin da piccoli, a non maltrattare, nè a temere i cani. I bambini che non temono i cani hanno un miglior rapporto coi loro coetanei e con gli adulti; i bambini invece che scappano alla vista di un cane, sono quelli che hanno la possibilità maggiore di essere morsi dal cane stesso, non certamente però da un barboncino!
Il mio pensiero piu' grande è sempre lo stesso, cioè la paura che mi succeda qualche cosa e che nessuno, per mancanza di tempo o possibilità venga a prenderla per portarla a casa propria. Ho già corso un brutto rischio quando, nel '99, ho dovuto assentarmi improvvisamente per due mesi e mezzo per motivi di salute e Lucy è rimasta qui in casa da sola, con una o due persone che le portavano da mangiare. Ma questo per lei non era un vivere ed io la pensavo continuamente giorno e notte, per paura di non ritrovarla piu'. E' stata una bruttissima esperienza che spero non mi succeda piu', per cui prego che ci sia sempre qualcuno che in caso di bisogno la venga a prendere. Per fortuna il secondo mese ho avuto la bellissima idea di farmela portare una volta alla settimana nel luogo dove mi trovavo; io l'aspettavo fuori all'aperto e, quando arrivava, erano scene indescrivibili di affetto da ambo le parti. Avevo visto e capito pienamente che Lucy non era piu' la stessa di prima: muso triste, sofferente in tutto; dovevo solo augurarmi che tutto finisse al piu' presto e piangevo di nascosto appena potevo.
Poi finalmente tutto finì e con la gioia nel cuore tornai a casa. Credo di non avere mai provato una gioia così grande!
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