lunedì 26 novembre 2012

IL MERCATINO DI GIOVANNA (a presto)


Sto cercando di caricare un video di 21 minuti, ma chissà se me lo farà caricare! Sarebbe la prima soddisfazione della giornata, perchè oggi tutto mi va storto; speriamo!
     E' il mio MERCATINO, il primo che faccio nella mia vita, perchè, nonostante le cose belle e artistiche che so fare e che ho sempre fatto abbondantemente, non mi sono mai messa in vista in nessun modo, ad eccezione delle persone che mi conoscono e che mi hanno sempre apprezzata. Ma... veniamo al sodo!:
     Poco tempo fa, circa un paio di mesi, mi sono messa in mente di fare i miei GIOIELLI, ma senza usare materiali costosi, solo filo metallico. Fare perciò GIOIELLI WIRE. 
     Avendo molta manualità da sempre, ho saputo così realizzare anelli, orecchini, bracciali, ciondoli e collane, usando pinze e taglierini, ma soprattutto le mie mani.
     Così ho trascorso parecchi pomeriggi, in poltrona comodamente seduta, a ritorcere fili, a fare anellini e spirali e quindi a realizzare ciò che potete vedere. Ma per la prima volta vorrei guadagnare qualcosa, a scopo arrotondamento pensione, e così ho messo dei prezzi bassi ed accessibili a tutti. Io sarò precisa a confezionare e a spedire le vostre richieste.                                                              .....a dopo................

sabato 5 maggio 2012

LA CUCINA. Ricordi di famiglia.

   


                                                PATATE ALLA PARMIGIANA


Cinque figli e due genitori meravigliosi dediti interamente alla famiglia. Papà maresciallo maggiore dell'esercito con 44 anni di carriera militare e mamma casalinga nel vero senso della parola. Condizioni economiche scarse per via della guerra, che ci ha fatto perdere tutto a Massa ed arrivare profughi a Soresina. 

     Bellissimo periodo della mia vita fino a 18 anni, quando smisi di studiare col diploma di insegnante elementare. Vissi tra gente buona e generosa, che ci ha molto aiutato facendoci quasi dimenticare la guerra. Solo io ho potuto e voluto studiare per merito di una contessa del paese, che ha contribuito a tutto, vedendomi piena di buona volontà e desiderosa di fare la maestra. 

     Voglio aprire questo argomento "la cucina" perchè è sempre stata una vera passione per la mamma e soprattutto perchè è  da lei che io ho ereditato gli stessi interessi. Pasti semplici e gustosi, soprattutto economici e quindi abbondanti, perchè sfamare quattro figli (una era già sposata), non era semplice con le entrate che c'erano.

     Le patate che vedo rappresentate sopra con una foto, mi ricordano le tante patate al forno che abbiamo mangiato tutti in famiglia, soprattutto in tempo di guerra, quando siamo stati sfollati in un paesino di montagna vicino a Massa, Antona.

     Queste patate, che spesso faccio anch'io, si cuocciono intere in forno, avvolte ciascuna in carta stagnola, per 30 minuti. Si sbucciano, si tagliano a tocchetti non troppo piccoli, si mettono in una zuppiera e si condiscono con sale, poco olio, aglio, 3 cucchiai di parmigiano  e rosmarino. Si mescolano bene e si rimettono in una teglia rivestita di stagnola o carta forno, per poi passarle nuovamente in forno per 20 minuti a circa 200 gradi.
Mangiatele e fatemi sapere come sono! 
(Io, per mia comodità, le sbuccio prima di metterle a cuocere intere in forno).


TORTA DI CIPOLLE
     
     Nella mia famiglia, date le scarse disponibilità economiche, si dovevano scegliere cibi poveri che, se cucinati bene, potevano ugualmente piacere a tutti. Per questo mia mamma faceva spesso torte di cipolle, gran quantità di patate in tutti i modi e piatti cucinati con farina di castagne. A noi piacevano tutti, tanto che anche oggi io uso questi ingredienti senza mai essermi stancata.


 Anche per questa torta, non vi darò il peso e la dose degli ingredienti, in quanto io li adatto al numero delle persone che sono a pranzo.                                   

     Si affettano almeno 3 cipolle abbastanza sottilmente e si fanno appassire con un po' di olio, sale, pepe in una padella; non farle scurire. Spegnete il fornello e lasciatele raffreddare. In una zuppiera sbattere 3 - 4 uova, secondo quanti sono i commensali; anche qui un po' di sale (poco), formaggio parmigiano grattugiato (almeno 50 grammi) e un pizzico di noce moscata. Si aggiungono le cipolle ormai raffreddate e si mescola bene, in modo da far risultare un composto omogeneo. Si riveste la tortiera con pasta sfoglia o brisé (vendono le sfoglie già pronte), in modo da ricoprire anche il bordo interno. Con le dita o con una forchetta modellatela un po' e bucherellatene il fondo, in modo che, cuocendo , non si gonfi. (mi sono dimenticata di dire che la tortiera va rivestita con la carta forno che contiene la sfoglia, o, se volete, unta con burro e infarinata. Io preferisco la carta forno). A questo punto versate nella teglia il composto della zuppiera e infornate a 180° per circa 40 minuti, o fino a quando il sopra è ben dorato.
B U O N     A P P E T I T O !!!
Questo può essere un piatto unico
 accompagnato da un po' di affettato misto.


Noi figli siamo cresciuti con caffè-latte quasi tutte le sere, oltre che la mattinaeppure, grazie a Dio, siamo cresciuti tutti sani e belli...Alla domenica era veramente festa anche a mezzogiorno e allora ci poteva essere un piatto abbondante di risotto o di pastasciutta, ma sempre alla toscana, come mia mamma sapeva fare. La carne si vedeva una volta ogni tanto, ma si mangiava abbondante formaggio, perchè proprio a Soresina c'è la latteria piu' importante d'Italia. Il mio preferito è sempre stato la crescenza, che divoravo senza pane, perchè il suo costo, allo spaccio, era molto abordabile.
                                            

IL CASTAGNACCIO (O, ALLA TOSCANA, LA PATONA)

RISULTATO FINALE


(Qui le dosi non si possono proprio inventare; bisogna pesare!)

     In una zuppiera unire un pizzico di sale a g.300 di farina. Stemperare questa con 1/4 di acqua e 1/4 di latte, mescolando bene per non fare grumi. ( Versare  quindi poco per volta). Nel frattempo, circa mezz'ora prima, mettete in ammollo g.80 di uvetta sultanina e ungere una tortiera con abbondante olio d'oliva (2 cucchiai). Versate nella teglia la pastella, cospargetela con l'uvetta scolata bene, g.50 di pinoli, gli aghetti di rosmarino e un bel giretto di olio d'oliva. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa, fino a che il sopra risulti un poco screpolato.
(assicuratevi che la farina di castagne sia di buona qualità, per non rovinare tutto. Se volete, potete ricoprirla anche con qualche gheriglio di noci).         
E' MOLTO SOSTANZIOSA, QUINDI ATTENTI ALLE CALORIE!

IL RISOTTO ROSSO

Il risotto rosso non è altro che un risotto fatto cuocere con l'aggiunta del sugo di pomodoro (leggero, ma buono), al posto del brodo. Il procedimento è quello dell'altro risotto, senza però fare appassire la cipolla nell'olio, ma iniziando subito col mettere il riso ad appassire in un po' di sugo. E' preferibile usare sugo di pomodoro saporito con basilico e aglio, ma si può usare anche quello di carne. Alla fine deve risultare un riso all'onda, quindi delicato e per niente asciutto. Una bella grattugiata di parmigiano lo renderà favoloso!
Buon appetito e fatemi sapere se vi è piaciuto!


LA RIBOLLITA



Il piatto preferito
di mia mamma.
Con la ribollita poteva sfamare
6 persone.


















E' un piatto ricco di verdure, piu' i fagioli cannellini, messi a bagno la sera prima e cotti a parte. La metà di questi fagioli viene frullata con un frullatore ad immersione, mentre gli altri si aggiungono interi, quando tutte le verdure sono al bollore. Le verdure usate per questa minestra sono: cipolle, carote, patate,  1 pomodoro, un gambo di sedano e cavolo nero abbondante, tagliato a listarelle assieme a bietole nella stessa quantità. Non dappertutto si trova il cavolo nero che, per la ribollita, è quasi indispensabile, quindi si può usare il cavolo verza.
Quando nell'insieme che bolle si aggiunge il passato di fagioli cannellini frullati precedentemente, si uniscono anche alcune fette di pane scuro per circa 10 minuti di cottura + sale + pepe.
Dimenticavo di dire che l'inizio di questa ricetta prevede la rosolatura di un pezzetto di pancetta affumicata in due cucchiai di olio, dove poi si butterà tutto il resto delle verdure e acqua a sufficienza.                              E' BUONISSIMA!
       (regolate la quantità delle verdure in base ai commensali. Il tutto deve risultare denso).
                                                                  

martedì 13 marzo 2012

GLI ANIMALI. Perchè l'indirizzo "giovannalucy"?


Perchè il mio blog
si chiama  giovannalucy?
 







Eccola qui, aveva il muso da scontrosa, direi quasi da cattiva.





Questa  è Lucy all'età di circa un anno, quando ha partecipato al concorso di bellezza a Unchio di Verbania ed ha vinto la coppa del II° premio.

     Era l'anno 2003 quando, rimasta sola per la perdita di una persona cara, fui colpita da forte depressione. Stavo male, non parlavo con nessuno, trascorrevo le mie giornate tristi e piene di paura. Sì, perchè la depresione fa paura. Non potevo continuare così.  Pensai allora di andare presso i canili della mia zona per cercare un cagnolino piccolo o di media grandezza, che potesse riempire le mie giornate e farmi partecipe di un'altra vita nella mia casa; insomma, dovevo fare presto.
      Non lo trovai nei canili, erano tutti di grande taglia e scomodi per me, sia per il mamgiare, che per lo spazio da dare loro. Decisi così di comperarlo e, dopo 3 giorni, me lo avrebbero portato da Milano. La razza non l'ho scelta io, non me ne intendevo nemmeno di cani, per cui accettai questa barboncina bianca disponibile subito. Furono 3 giorni di attesa interminabili.
      Ecco che mi arrivò Lucy in uno scatolone alto, al punto quasi da non arrivare in fondo col braccio per prenderla. Abbaiava continuamente, era in una pozza di pipì e popò, con crocchettine sparse qua e là, ma lei non le mangiava; continuava a piangere. Era un batuffolino meraviglioso con piu' pelo che corpo, ma io non riuscivo a calmarla e, presala in braccio, prima cosa che fece, fu quella di mangiarmi un orecchino d'oro, che non recuperai piu'. Fu così per i primi giorni e non riuscii a farle mangiare nulla, se non un pochino di latte, che forse le ricordava la sua mamma .
     
  
Ancora, comunque, non ho detto perchè il mio blog si chiama così...Alla prossima!!! Ora corro da lei!


     Questa è la gabbietta che ho dovuto comperare per evitare che Lucy mi impedisse qualsiasi attività. Se dovevo telefonare, dovevo metterla lì, altrimenti erano morsi sulle braccia ed in qualsiasi altra parte del corpo, perchè era gelosa del telefono.
Così se usavo il mocio per lavare i pavimenti, lo straccio per spolverare e....;.tutto quello che facevo le dava fastidio: doveva esistere solo lei. Ancora oggi, dopo otto anni, ho le cicatrici di tutti i suoi morsi.
     Lucy non mi aveva accettato come padrona; forse era stata tolta troppo presto alla sua mamma e ai suoi fratelini; aveva 60 giorni e non faceva che vendicarsi su di me. Volevo disfarmene, regalarla, anche se io l'avevo pagata 400 euro, ma non ne potevo piu'. Fui persino tentata di venderla ad un uomo che su internet cercava una barboncina nera già svezzata. La mia però era bianca.
     Tutti mi dicevano: "Aspetta, vedrai che quando avrà un anno, sarà piu' brava". "Un anno?". Ma chi me la faceva ancora sopportare?! Lei era diventata la padrona ed io ero il cane. Basta! 
     Fu così che, tra una disperazione e un'altra, trascorsero sei mesi e, all'inizio del settimo, accadde quello che non mi sarei mai aspettata: due occhioni davanti a me mi fissavano ed in un baleno Lucy mi saltò in braccio; cominciò a girare, girare sulle mie gambe, fino a quando trovò la posizione comoda e si addormentò. Ero incredula, cominciai a fare tante telefonate di gioia per far sapere a tutti quello che era successo ed era proprio vero! Da quel momento iniziò il mio vero amore per lei e il suo per me. Ero felice. Fu così per sempre; Lucy divenne una figlia, come lo è a tutt'oggi.
     Dopo 8 anni di vita insieme, ho compreso il vero significato del "cane", chi è un cane, se non un essere meraviglioso che fa parte della tua famiglia, che darebbe la vita per te, come vi racconterò piu' avanti.....


  UN SESTO SENSO. 
Rosa canina della casa di Bureglio.


        Era il 14 aprile del 2005. Avevo appena traslocato da Bureglio a Cissano, a circa quattro km. di distanza; il lavoro era stato tantissimo, stressante, interminabile; non ne potevo piu' dal desiderio di avere un po' di riposo con la mia Lucy.

     Fu proprio in quel giorno, che al pomeriggio sentii un malessere mai accusato prima: spossamento alle spalle, dolorino al torace e alle braccia, nausea. Chiamai spaventata la guardia medica, perchè vivendo da sola, non mi sentivo di affrontare così la notte. La diagnosi fu "attacco di panico da stress". Lo contattai nuovamente piu' tardi, perchè nulla era cambiato, ma fu la stessa frase di prima, che avrebbe dovuto convincermi.

     Lucy quella sera non mi abbandonò piu' e rimase vicina a me, nella poltrona accanto alla mia, a leccarmi la mano destra fino alle 2,30 di notte, senza bere, nè mangiare. Il giorno dopo, anzi questo stesso giorno, verso sera, andai da sola in macchina all'ospedale, per fare un cardiogramma. Avevo proprio un infarto e lo avevo da giorni. Aveva ragione Lucy, non il medico e, per la prima volta, capii che gli animali hanno veramente un sesto senso e non sbagliano mai. Fu così che fui trattenuta per 8 giorni e mandata poi a Novara per un'angioplastica; in totale rimasi fuori casa per circa venti giorni.
     Il mio pensiero  però non era a me, stavo meglio ormai; avevo nella mente solo Lucy, che si trovava senza di me, in mano di altri che, per fortuna, l'hanno accudita molto bene.    continua......

                       °°°°°°°°                           
 LE LOTTE.

     Quando si acquista un animale, di solito si dovrebbe pensare, in caso di bisogno, a chi è possibile lasciarlo, soprattutto quando si è completamente soliIo non l'ho affatto pensato, in quanto ero certa di potermi fidare dell'aiuto di qualcuno...ma così non fu, perchè questo "qualcuno" nel frattempo si era procurato un cagnolino che non andava d'accordo con Lucy, anzi faceva valere su di lei il dominio di maschio e la mordeva dappertutto. Un giorno la portai a giocare con lui, ma quante volte mi pentii di averlo fatto!...Non potevo piu' portarla via di lì, perchè ringhiavano tutti e due e io avevo paura...                                 


Lucy aggredita

Lotta continua

Non ce la fa...

La morde nella pancia

La prende per il collo

Cerco di portarla via

     A rivedere queste foto soffro ancora, perchè non potevo intervenire, sarei sicuramente stata morsicata. Appena in casa Lucy andò sotto il mio letto e ne uscì molto dopo. Da allora non la portai piu' a correre e giocare con l'altro cagnolino che, pur essendo piu' giovane di lei , ne aveva abusato con tutta la sua forza.
     Lucy era molto vivace, aveva molti giochini e non si stancava mai di correre quando glieli lanciavo, sia in casa, che fuori. A volte sembrava che avesse l'orologio nel cervello, perchè ad una certa ora mi portava la pallina, come per dirmi "Dài, che è ora". Anche a me serviva questo per farmi lasciare la poltrona e la TV, per togliermi la pigrizia e la monotonia del pomeriggio, dato che i miei problemi di salute non mi permettevano sempre di uscire.
     Era anche molto dispettosa, perchè in questo periodo di circa  due anni di età, mi fece molti danni in casa, quando ero occupata in cose personali e non la potevo controllare.Si sentiva trascurata e allora si vendicava. Il mio tavolo in noce fu rosicchiato nelle gambe, così pure gli spigoli del muro della vecchia abitazione, i fili del computer quando fingeva di dormire vicino alla ciabatta che li raccoglieva, i cavi dei telecomandi costosi delle poltrone e così via. Anche in macchina, quando sembrava brava, era perchè mi stava facendo danni: mi rosicchiò e tagliò coi dentini tutti i fili del bagagliaio che riguardavano i vari fari , le frecce, i fusibili. Fu così che il meccanico dovette mettere una fascia di rame sopra a tutta la parte elettrica e, dopo avere sistemato tutto, dovetti pagare una bella cifretta...

     Col passar del tempo,    Lucy non era piu' così terribile come quando era piccolina e continuava a mordermi; era solo molto scatenata, correva in casa all'impazzata attorno al tavolo, andava in giardino a prendere fiori marci e me li portava in omaggio, mordeva sassi col rischio di rompersi i dentini; io non la potevo frenare. Ogni tanto faceva un sonnellino concentrato per ricaricarsi e poi...via di nuovo! Chi me l' aveva venduta, mi aveva assicurato di avermi dato la piu' bella della cucciolata; io ci credevo, perchè era davvero bella, ma i barboncini sono tutti così vivaci?!...                       continua...

    
Gas era il cane del caseggiato, primo fidanzato di Lucy;
Puffa  un pincer di famiglia;
Micio  un bellissimo gatto nero che veniva a chiedere la pappa.

     Lucy  aveva poco piu' di un anno; era sempre piu' la mia ombra; si andava formando da ambo le parti un vero rapporto d'amore, che aumentava sempre piu'. Sentivo che senza di lei non avrei potuto stare. Quando mi sedevo, saltava subito in braccio ed appoggiava la testolina al mio petto come avrebbe fatto un bambinoMi tormentava il pensiero della mia salute, che mi avrebbe potuto spesso allontanare da lei, perchè lei avrebbe sofferto troppo senza di me. E non riuscivo a non pensare. Cercavo di convincermi che in fondo, senza di me, non poteva morire e che quindi il tempo sarebbe passato bene ed in fretta anche con altre persone. 

     Furono quattro i miei ricoveri abbastanza ravvicinati che si susseguirono, ma tutti abbastanza brevi e Lucy intanto si era abituata ad essere accudita anche da un'altra persona, che le voleva bene e non le faceva mancare nulla. Ogni volta che andavo a riprenderla, era una festa senza fine, salti alti come me, leccatine dappertutto... Ed eravamo nuovamente felici.

     Portavo tutti i giorni a spasso Lucy e, anche se le mie passeggiatine purtroppo erano brevi, era felice perchè era con me ed io gioivo con lei. Il suo modo di camminare è sempre stato un po' a zig zag davanti a me, per cui dovevo stare molto attenta perchè mi tagliava la strada, ed era pieno di pisciatine su tutte le aiuole del lungolago. La sua meta preferita però è sempre stata il belvedere di Pollino, sopra Premeno, dove non c'erano pericoli e potevo lasciarla libera di correre dove voleva. Correva sempre all'impazzata come un cavallo imbizzarrito e non si stancava mai. Beveva acqua, poi riprendeva le corse. Era la mascotte di tutti, specialmente delle donnette un po' anziane, che si scansavano quando arrivava lei...


LUCY DI NOTTE.

   Sono stata sempre molto contraria a far dormire Lucy sul mio letto di notte. Prima di tutto pensavo che non sarebbe stato igienico dormire con un cane, anche se questo era sopra e non sotto le coperte; in secondo luogo avrebbe potuto darmi fastidio ed essere ingombrante vicino a me. Ma Lucy all'inizio ha dimostrato tutta la sua furbizia in questo modo: non saltava sul fondo del letto, se non quando  avevo spento tutte le luci, come se io non la sentissi arrivare..; al mattino, quando suonava la mia sveglia, svelta svelta saltava giu' e veniva nella sua cuccetta qui in sala; poi tornava da me quasi subito a salutarmi, quando mi sentiva scendere dal letto. Mi faceva proprio passare per stupida! Ma io la lasciavo fare così, mi divertiva molto e lei era contenta di dormire sul letto. Inoltre ho notato che, se di notte mi fossi svegliata, toccando lei, mi trasmetteva tranquillità e riuscivo subito a riprendere sonno. E' proprio come un tranquillante!
Mentre alla sera si metteva arrotolata in fondo al letto, durante la notte, pian piano saliva, saliva e al mattino me la ritrovavo con la testa sul cuscino. E così è continuato fino a tutt'oggi e io sono contenta. 

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  INTELLIGENZA, O ISTINTO?

Negli animali non si deve parlare mai di intelligenza, in quanto questa appartiene solo all'uomo, ma ci viene spontaneo spesso dire "come è intelligente il mio cane, o il mio gatto"! La mia Lucy ha spesso denotato atteggiamenti tali da farmela assomigliare piu' ad un essere umano, che ad un animale. Un piccolo esempio: quando si gioca con la pallina, lei già va lontana da me perchè sa che la deve parare e si mette con le zampe anteriori alzate per essere pronta a scattare appena io le getto la palla. E sempre la prende! Non è gran che - direte,- ma per me, invece, questo fatto è indice che nel suo cervello  scatta un meccanismo abbastanza complesso, come scatterebbe in un bambino piccolo. 

Lucy conosce centinaia di vocaboli corrispondenti all'oggetto che li rappresentano. E' affezionata a tutti i suoi giochini e non sbaglia mai a portarmi quello che le chiedo. Certo non si tratta di intelligenza, ma di istinto; a forza di collegare da parte mia l'oggetto al nome, da quando era piccolina, si sono formati dei riflessi condizionati, per cui la sua attenzione non la farà mai sbagliare.

Quando vede una persona a distanza di anni, la riconosce da lontano e si ricorda di lei; le fa mille feste, non le abbaia da cattiva, ma va a leccarla in viso per dimostrarle il suo affetto. E' la grande memoria che ha il cane, che fa parte del suo istinto, non dell'intelligenza, anche se la memoria è un fattore dell'intelletto. 


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IL CARATTERE DI LUCY.

     Lucy ha 8 anni e fin da piccolina è stata sempre molto testarda: quello che vuole, vuole, ed è così, anzi lo sarebbe, se non avesse trovato una padrona molto determinata e poco propensa a concedere. La caparbietà penso sia una caratteristica di tutti i barboncini, ma credo che questo loro carattere li renda ancora piu' simpatici, perchè la naturalezza con cui insistono su quello che da noi vogliono, si contrappone alla loro dolcezza e amabilità. Un piccolo esempio: ho due porte distanti tra loro, che portano tutte e due sulla terrazza. Si accuccia davanti ad una di esse perchè io apra quella e se le dico "esci di qui, che ti apro qui", non c'è verso che ceda; piuttosto se la tiene... ma sta lì in attesa ed io alla fine, purtroppo, devo cedere. Sono sempre io, insomma, la debole. A lei nulla posso negare!. 
     
     Lucy mi è sempre vicina. Se sono seduta, si mette davanti a me, seduta anche lei, per farsi accarezzare e con la schiena spinge verso di me, per avvicinarsi sempre di piu', per sentire con me un vero contatto; ma se le chiedo un bacio (una leccatina), non me lo dà, nemmeno se glielo chiedo cento volte; non vuole darmi la soddisfazione, perchè glielo chiedo io, che sono la padrona. Chissà perchè! Quando invece lo fa da sola, spontaneamente, allora mi bacia dappertutto, anche se io non voglio e la respingo. Penso che questo suo atteggiamento sia dovuto al fatto che sono stata con lei molto severa quando era piccolina e si comportava come un piccolo leone, rendendomi difficile la vita. Gli animali hanno molta memoria, ma ciò non toglie che mi voglia molto bene ugualmente.
                                                                                                        

  


 Prima di dormire, Lucy va a prendersi uno dei suoi amici preferiti. Qui il bisonte, che io con lei chiamo "asinello".                        




 Mangia la pappa.




Appena lavata. Ha al collo la bandana rosa che le ha messo PierLuca.
                                                







I barboncini sono cani da compagnia ed è giusto farli sentire "parte della famiglia". Bisogna coccolarli e giocare con loro. Lucy non è mai stanca, quando si tratta di giocare; le basta un riposino dopo il pranzo e si sveglia allegra come prima. Ho al mio fianco una cagnolina dolcissima, felice di vivere, allegra, dinamica e orgogliosa di far parte della mia famiglia, per cui sarebbe contenta anche per una vita in appartamento; ovviamente non deve vivere reclusa in casa, perchè il suo bisogno di movimento è elevato; avendo l'esigenza di godere   della mia compagnia, starà bene sia in casa, che in giardino o per strada; l'importante è che ci sia io.   Quando esco con la macchina, c'è sempre anche lei, al di là del separatore; è sempre in piedi e riconosce tutte le strade. Se ci avviciniamo al "negozio delle pappe", gratta il vetro incessantemente, perchè sa che siamo arrivate, così pure vicino al lungolago e a tutti i posti dove sa che scenderà anche lei. Al discount dell'animale è la mascotte di tutti: si alza vicino alle persone, si fa coccolare e tutti apprezzano queste sue effusioni di affetto. Col benzinaio invece non è affatto socievole, perchè la macchina è sua e guai a chi gliela tocca, per cui abbaia incessantemente e gratta i vetri  finchè non ha finito.

Come tutti i barboncini, Lucy ama molto i bambini. Essendo intelligente e responsabile, può letteralmente "adorare" un bambino, instaurando un rapporto di reciproca amicizia e rispetto, mentre è diffidente quando il bambino le fa i dispetti, procurandole solo fastidi.
                                                                                                                          
                                                                                                                                         
Qui è con la mia nipotina che adora e protegge da quando è nata.
Quando è con lei, non esiste piu' nessuno, ma se io mi allontano però, viene subito a cercarmi.








I genitori devono educare i propri figli, fin da piccoli, a non maltrattare, nè a temere i cani. I bambini che non temono i cani hanno un miglior rapporto coi loro coetanei e con gli adulti; i bambini invece che scappano alla vista di un cane, sono quelli che hanno la possibilità maggiore di essere morsi dal cane stesso, non certamente però da un barboncino!
     Il mio pensiero piu' grande è sempre lo stesso, cioè la paura che mi succeda qualche cosa e che nessuno, per mancanza di tempo o possibilità venga a prenderla per portarla a casa propria. Ho già corso un brutto rischio quando, nel '99, ho dovuto assentarmi improvvisamente per due mesi e mezzo per motivi di salute e Lucy è rimasta qui in casa da sola, con una o due persone che le portavano da mangiare. Ma questo per lei non era un vivere ed io la pensavo continuamente giorno e notte, per paura di non ritrovarla piu'. E' stata una bruttissima esperienza che spero non mi succeda piu', per cui prego che ci sia sempre qualcuno che in caso di bisogno la venga a prendere. Per fortuna il secondo mese ho avuto la bellissima idea di farmela portare una volta alla settimana nel luogo dove mi trovavo; io l'aspettavo fuori all'aperto e, quando arrivava, erano scene indescrivibili di affetto da ambo le parti. Avevo visto e capito pienamente che Lucy non era piu' la stessa di prima: muso triste, sofferente in tutto; dovevo solo augurarmi che tutto finisse al piu' presto e piangevo di nascosto appena potevo.

     Poi finalmente tutto finì e con la gioia nel cuore tornai a casa. Credo di non avere mai provato una gioia così grande!


HO UN CHIODO FISSO.
     la mia vita e quella di Lucy proseguono di pari passo: io ho una bell'età e Lucy ha otto anni, che per un cane sarebbero i nostri 56, almeno così dicono. Chi se ne andrà per prima? Quando mi viene questo pensiero soprattutto di notte, ho finito di dormire, poi allungo la mano e sento che è lì, tutto cambia. Ma chi, essendo solo ed avendo un animale, non si fa questa domanda? Se fossi egoista, preferirei che se ne andasse lei, ed io continuassi a campare. Se avessi paura di soffrire troppo vivendo da sola, vorrei andarmene prima io.
     Cercando di ragionare, preferirei evitare a lei di soffrire senza di me, perchè un animale non può farsene una ragione, piuttosto che essere io; quindi sarebbe meglio restare io da sola, anche se per me sarebbe inconcepibile ed inutile una vita così. Ma la decisione non spetta a me; Qualcuno farà il meglio per noi. Io non vorrei piu' pensarci.


     Sentite che cosa ho trovato e leggete solo col cuore:

 LA PREGHIERA DEL CANE

La mia vita dura 10 - 15 anni.
Se mi odi mi fai soffrire. Pensaci bene prima di prendermi con te.
Cerca di volermi bene così come sono, perchè non sono stato io a scegliermi.
Nè ho la possibilità di scegliermi amici e padroni.

    Lasciami il tempo di capire quel che desideri da me.
    Prima di sgridarmi, per educarmi, domandati se non sei tu che sbagli.
    Oppure sono io che non capisco cosa desideri da me.
    Amami, perchè io vivo per questo.

Non arrabbiarti con me e non castigarmi.
Tu hai il lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti; io ho solo te.
Parlami ogni tanto!
Se ti sembra che non capisca, sappi che io so quello che pensi e che senti.

    Ricordati che non dimentico mai come ti comporti con me.
    Prima di picchiarmi, pensaci bene, potrei morderti, però non lo farò mai.
    Quando sono piccolo, non considerarmi come un giocattolo che butti se
                                                                                                                          se non ti serve piu',
    perchè il mio amore per te dura per sempre.

Prenditi cura di me quando invecchierò, rimarrò senza denti, diventerò sordo
                                                                                                    e non potrò piu' camminare.
Qualcuno si  prenderà cura anche di te, perchè la vecchiaia è uguale per tutti.
Accompagnami nel mio ultimo viaggio.
Non dire mai "non posso guardare", oppure"fate che succeda in mia assenza".

    Con te tutto è piu' facile.
    Questo deve essere il tuo preciso impegno in cambio della fedeltà e della
                                                                                      dedizione che ti ho sempre mostrato.
    Quando non ci sarò piu', non essere triste; piuttosto cerca di far felice 
     qualche altro cane e amalo come hai amato me. 

Davvero toccante, no?

LA DELICATEZZA COI BAMBINI

E'  molto commovente vedere con quale delicatezza la mia Lucy si comporta con Esmeralda, la mia nipotina. Piu' dispetti di così non avrebbe potuto farle, ma non c'è stato un morso, un graffio, una zampata, che abbia avuto Lucy verso di lei. Anzi io, appositamente, le dicevo "mordila"!, per vedere la reazione, ma lei era ben lontana dal farlo e con la zampina cercava di difendersi, riparandosi da quelle mani che continuamente la tormentavano. Ho cercato di insegnare alla bambina che la carezza ad un cane non è una mossa pesante, ma delicata, quasi uno sfiorare il suo pelo con le manine, senza appesantirsi su di lei, senza farle sgarbi di nessun genere. Spesso la castigavo allontanandola da Lucy, ma questa andava a cercarla, quasi a dirle "dài, prendimi"!                                                                                                       continua...

 Esmeralda costringeva Lucy a starle sulla pancia,tenendola soggiogata col guinzaglio, che io non avevo visto. Infatti mi meravigliavo che fosse così remissiva!
Certo io non avrei potuto farlo!...









                                            
                                         Forse qui cercava la mia intercessione! Ma il guinzaglio la tratteneva stretta stretta.

L'AMICHETTA  DI LUCY















 Sichiama Milly, ha circa 4 anni, ma è piu' robusta di costituzione di Lucy, che purtroppo ha già compiuto 8 anni.
Ci siamo trovate sul lungolago di Intra, per trascorrere assieme parte della mattinata e devo dire che tutte e due sono rimaste molto tranquille, come non avrei mai immaginato. Di solito Lucy è molto espansiva con tutti, salta addosso alle persone e fa tutte le moine per farsi accarezzare.
"Cuore di mamma" (io) scrutavo tutti i particolari di Milly per scorgere "malignamente" qualcosa di piu' bello nella mia!... Ma entrambe sono troppo belle e simpatiche, che devo proprio ammettere che noi due "mamme" non possono essere piu' felici di così!.
Prossimo appuntamento: il Belvedere di Pollino.